Poesia di Erri De Luca

 

Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,

cucina, albergo, radio, fonderia,

in mare, su un aereo, in autostrada,

a chi scavalca questa notte senza un saluto,

bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,

a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta,

a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,

a chi non è invitato in nessun posto,

allo straniero che impara l’italiano,

a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,

 

a chi si è alzato per cedere il posto,

a chi non si può alzare, a chi arrossisce,

a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,

a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,

a chi ha perduto tutto e ricomincia,

all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,

a chi è nessuno per la persona amata,

a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,

a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,

a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,

 

a chi restituisce da quello che ha avuto,

a chi non capisce le barzellette,

all’ultimo insulto che sia l’ultimo,

ai pareggi, alle ics della schedina,

a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,

a chi vuol farlo e poi non ce la fa,

infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera

e tra questi non ha trovato il suo.