Racconto di Mattia Boscolo

(Prima pubblicazione – 17 aprile 2020)

 

Quando Jerry Renfield si affacciò dalla finestra di casa sua, non riuscì a capire cosa accadde, ma sicuramente, quel giorno, L՚uomo delle Caramelle era nei paraggi… Julie Chambers stava camminando verso casa e, per arrivare in orario, data l՚ora tarda, decise di tagliare il tragitto e percorrere il Parco dei Sospiri.

La nebbia era densa, la si poteva addentare come zucchero filato. Julie guardò l՚entrata del parco, il cancello era in ferro battuto, usurato dalle piogge e immensamente grande.

Il Parco dei Sospiri non era un posto gradevole, anzi… fu soprannominato tale perché, a sentire la gente del luogo lì, ci si andava ad impiccare…

Sempre stando alle dicerie locali, quando spirava il vento e sinuoso tagliava con il suo sibilo il parco, si potevano udire le urla di quelle povere persone morte. Fantasmi penzolanti dal collo rotto.

Julie fu colta da una stretta allo stomaco, un brutto presagio… Si portò le mani a coppa e ci soffiò dentro per scaldarsi il nasino, il freddo era rigido e a breve avrebbe anche nevicato. Decise di varcare la soglia del cancello.

Gli alberi, nonché i guardiani di quel posto ostile, apparivano maligni, sembravano vivi, i rami erano secchi e nodosi rivolti in alto come peli irti dalla paura. Osservavano il viandante… la piccola Julie Chambers.

I rumori erano amplificati dal silenzio che regnava sovrano… Non dovevi entrare Julie.

Si sistemò la sciarpa per non prendersi un malanno, sollevò il bavero del cappotto e accelerò il passo.

Non si vedeva la fine del parco data la fitta nebbia che lo avvolgeva, le foglie giacevano a terra morte e mostravano una nervatura forte. Calpestate rilasciavano rumori inquietanti: lamenti di una vegetazione decadente. Jerry Renfield quando si affacciò dalla finestra di casa sua per chiudere le persiane, notò attraverso la nebbia un՚ombra che attraversava il parco, ma la cosa più strana, era che dietro di essa nel buio, c՚era una seconda ombra… Molto più grande.

Aspettò a barricarsi in casa, cercò di sforzare la vista ma la nebbia impediva una visuale nitida. L՚ombra che seguiva Julie avanzava a grandi falcate, quasi fosse un animale. Affamato.

Dalla paura Jerry si portò le mani alla bocca, i suoi occhi strabuzzarono quando videro quella sagoma nera e grottesca.

Cosa accadde quella notte? Jerry non ne aveva la certezza, di una cosa però era sicuro. Non voleva crederci, era assurdo pensare una cosa del genere…

Lui era tornato, e dove si fosse nascosto fino a quel momento rimase un mistero, ma ora era lì… Chi?

L՚Uomo delle Caramelle.

Molti dicono di averlo visto, ma sono tutte cazzate. Jerry Renfield era l՚unico a Fercilu che poteva dire di averlo veramente visto, chi?… L՚Uomo delle Caramelle.

Quella notte Jerry si vestì con dei jeans luridi, scarpe da tennis e una felpa rossa con cappuccio, uscì di casa e si diresse verso il Parco dei Sospiri, tirava un՚aria sinistra e la nebbia rendeva tutto ancora più tetro; arrivato davanti all՚entrata del parco, udì delle risate in lontananza, dei ghigni… Tentò di afferrare la nebbia con la mano, ma vaporosa esplose nel suo pugno.

Un flash violaceo si accese e si spense nell՚immediato, Click Click, in quel secondo di luce Jerry Renfield lo vide in volto… Chi?…

Varcò la coltre di nebbia e il parco lo accolse nel suo  ventre oscuro.

L՚Uomo delle Caramelle salutò Jerry da lontano, si vedeva solo la sua grande sagoma nera, era ricurvo e rideva, indossava un gran bel cappello a tesa larga, sembrava un cilindro ma un pò più piccolo.

Invitava Jerry a seguirlo e lui non perse un secondo, era una vita che lo cercava e stavolta non se lo sarebbe fatto scappare. «Dai Jerry, seguimi!» lo incalzò L՚Uomo delle Caramelle, per poi sparire lasciando dietro di sé solo le sue maligne risate. Prese coraggio Jerry, inspirò dell՚aria che trattenne per circa quattro secondi e la sbuffò fuori, abbassò gli occhi e notò che vicino alla punta delle sue scarpe da tennis, si allungava un sentiero fatto di caramelle; una dietro l՚altra, un favoloso e luccicante sentiero di fottute caramelle. Da dove si trovava e con la nebbia fitta non poteva capire dove sarebbe arrivato seguendo quel percorso zuccheroso, erano incartate nei loro abiti più lucenti. Si chinò con dolcezza, quasi un inchino, e raccolse una Caramella.

«Ti prenderò…» disse Jerry, poi fece una lunga pausa, scartò la caramella tirando le ali dorate dell՚involucro e la mangiò avidamente, succhiandone via anche il colore.

Doveva raggiungere L՚Uomo delle Caramelle. Lo udiva in lontananza, il suo ghigno era agghiacciante. Si incamminò seguendo le caramelle, se non ci fosse stata quelle strada dorata, non sarebbe riuscito a vedere ad un palmo dal naso.

Nel tragitto Jerry avidamente ne mangiava a bizzeffe, ne andava matto, quelle alla fragola erano le sue preferite, le chiamava le rosse monelle; non che quelle al limone non le gradisse, quelle invece le chiamava le bionde ballerine.

«Hey Jerry!» esclamò L՚Uomo delle Caramelle.

L՚Uomo delle Caramelle con un balzo apparve da dietro una sequoia, era ancora molto distante Jerry ma non si perse d՚animo; accelerò il passo e iniziò a correre, non poteva farlo scappare, non questa volta, era così vicino. Un momento che aspettava da sempre: quante notti passate a fissare il soffitto di casa pensando a come acciuffare L՚Uomo delle Caramelle. Per un periodo della sua vita decise di lasciar perdere questa idea, ma quella era la notte giusta, si era promesso che l՚avrebbe ucciso. Anche Julie Chambers stava seguendo un sentiero fatto di caramelle scintillanti, quella lingua dorata di dolciumi tagliava di netto l՚oscurità del parco sfoggiando una luce favolosa.

«Quando arriverò a casa, la mia mamma mi preparerà una cioccolata calda», pensò Julie mentre avanzava passo dopo passo attraverso la nebbia; aveva il nasino che le gocciolava ed era anche un pochino arrossato, probabilmente un caldo ristoro più tardi avrebbe giovato.

La voce disgraziata di un corvo ruppe il silenzio, il suo urlo echeggiò in tutto il parco talmente forte, quasi come il rombo di un cielo gravido di tragedie.

Julie sobbalzò, si girò di scatto e scrutò la profondità del buio dietro di sé, un senso di oppressione le crebbe dentro, le ingoiò il cuore in un sol boccone.

«Uomo delle Caramelle, aspetta!» gridò Jerry «Non farlo, te ne prego!» aggiunse.

Lui sapeva benissimo che prima o poi Jerry lo avrebbe trovato e anche ucciso, se non si fosse soffermato sul fatto che Le Caramelle fossero la sua passione.

La mamma di Julie, Helen Rottland guardò l՚orologio in salotto, intonò le dieci di sera, il volatile impagliato che uscì dalla casetta di legno starnazzò ed una tazza di cioccolata fumante si adagiò sul tavolo in cucina. La mamma di Julie si preoccupò del tempo da lupi che c՚era fuori, passò una mano sul vetro della finestra per eliminare la condensa e scorse l՚immagine inquietante del Parco dei Sospiri… «Ti ho preparato la cioccolata calda, piccola mia» disse sotto voce Helen, si torturava le mani rigirandole su loro stesse, un fare nervoso. Sia Julie che Jerry continuavano il loro cammino, seguendo le caramelle, sempre più gustose e affascinanti. Sembrava un percorso di stelle, tale era il loro bagliore.

«Le rosse, che buone!» esclamò Jerry, leccandosi le dita.

Ne fece una scorpacciata e ne mangiò molte, ancora…

Intento a scartarne una, Jerry vide che non era tanto distante dall՚Uomo delle Caramelle, sentiva le sue risate molto vicine, era il momento buono quello per fargli capire che non doveva comportarsi in quel modo.

Jerry si spaventò quando voltò dietro una sequoia e davanti si trovò Lui:  tra le sue grinfie stringeva Julie Chambers che si dimenava, piangeva.

«No! Non farlo!» imprecò Jerry.

Ma era tardi, forse non sarebbe mai riuscito ad ucciderlo, forse si, ma non quella notte.

L՚Uomo delle Caramelle sorrise e sparì nell՚oscurità del parco portandosi via la piccola Julie.

«… Se state leggendo questa lettera, spero di essere già morto. Cercai con tutte le mie forze di fermare L՚Uomo delle Caramelle quella notte, non ci riuscii per quanto fossi arrabbiato.

Il senso di colpa mi distrugge giorno dopo giorno, ma non posso farci niente; probabilmente se passate dal Parco dei Sospiri potete vedermi penzolare dal ramo di un albero. Si, ho deciso di impiccarmi proprio dove ho violentato e ucciso brutalmente Julie».

 

Jerry Renfield,

L՚Uomo delle Caramelle