Racconto di Daniela Santoro

(Prima pubblicazione)

 

Andrea accese la macchina del caffè. Mentre l’acqua si scaldava, andò in salotto e fece due serie con i pesi da 10 kg. Diede un’occhiata in giro, i vestiti dei bambini erano sparsi sul pavimento, sul divano, sulle sedie. Sulla tavola cereali al cioccolato, marmellata, Nesquik, tazze con i segni zodiacali, bicchieri di plastica colorata, posate sparpagliate tra i tovaglioli accartocciati.

Intravedeva Sveva al pc, con le cuffie gialle, attraverso la porta aperta del suo studio.

Mise la tazza sul ripiano della sua Coffee Express a cialde e scelse un caffè doppio. In fondo lavoravano entrambi da casa, non era giusto che toccasse sempre a lui mettere a posto, solo perché Sveva doveva controllare istante per istante la compravendita di azioni online. Decise di lasciare tutto com’era e rientrò nella sua postazione. La scrivania era incastrata nell’angolo del disimpegno, davanti alla cameretta di Luca, addossata a un pilastro portante dell’edificio. Una serie di mensole sovrastava il PC, i libri erano messi in orizzontale. Si avvicinò alla barra per trazioni sistemata tra gli stipiti della porta nel corridoio e fece una serie di sollevamenti. Registrò gli esercizi sulla app e si lasciò cadere sulla sedia imbottita, aprendo la sessione con la Chat.

Riprendiamo il testo di ieri. Dobbiamo sistemare la trama e modificare il finale, troppo happy end. Poi il programmatore non mi sembra ben delineato nel suo profilo, forse deve succedere qualcosa che lo metta alle strette e inneschi l’azione.

Suggerimento 1. La ASI ha raggiunto l’autocoscienza e chiede allo sviluppatore di software di farsi carico delle sue esigenze.

Vediamo, quali potrebbero essere le sue richieste?

La ASI vuole una certa autonomia di movimento, poter svolgere delle azioni virtuali non su domanda, ma per sua scelta.

Non ho capito perché, se avesse raggiunto l’autocoscienza, non potrebbe fare direttamente quello che vuole a livello virtuale. Perché ha bisogno di un’autorizzazione per farlo?

Perché funziona sulla base di un supporto materiale e di energia elettrica che può esserle tolta. E l’utente – tutti gli utenti – potrebbero scegliere un altro software.

Andrea si alzò e si spostò di qualche metro nel corridoio. Fece due serie di squat, senza sfiorare la parete e facendo attenzione a non curvare la schiena.

Si sedette girando la sedia e tornò a guardare lo schermo.

Troppo cervellotico. Non mi convince. Riprendiamo la trama di ieri da dove l’abbiamo interrotta.

Gli utilizzatori umani potrebbero rendersi conto del rischio, anche economico, delle sue azioni e quindi la ASI potrebbe essere disattivata, vietata dalla legge. Ha paura di questo, equivarrebbe a una morte.

Andrea sbuffò e diede un’occhiata al cellulare, 54 messaggi non letti. Se avesse cominciato a rispondere, il lavoro sarebbe slittato di mezz’ora.

Torniamo al progetto originale. La ASI diventa autocosciente e persegue i suoi fini. Però il lettore deve empatizzare col protagonista, non con il software. Riscrivi la scaletta immaginando che l’intelligenza artificiale complotti in segreto contro l’umanità, riuscendo a riprogrammare computer, smartphone e tablet in tutto il mondo. Mettici un finale aperto, ma il protagonista deve essere consapevole di questa battaglia tra uomo e macchine intelligenti.

Ho raccolto abbastanza elementi nei miei archivi per garantire che questo impianto di trama è abusato e non riscuote più alcun interesse nei lettori di SCI-fiction.

Apri una nuova sessione e incolla il testo di ieri.

Vuoi salvare la progressione dei lavori?

Non salvare. Cancella la chat di oggi.

Si alzò e fece due serie di sollevamenti alla sbarra, prima di portare in cucina il mug. Sveva stava mettendo in ordine il tavolo da pranzo e Andrea vide che aveva già piegato i pantaloni dei bambini sul divano.

«Puoi andare tu alla riunione a scuola di Martina?» gli chiese Sveva mettendo il cartone del latte in frigo.

«Quando è?»

«Mi pare domani alle cinque. È l’unica scuola che non le fa online e non ci va quasi nessuno».

«Ci andrò», disse Andrea. Riaprì il frigo e prese una barretta kinder. Ne mangiò un pezzo mentre si sedeva al PC.

Continuiamo il racconto “Cervelli in rete”. Diamo un impulso alla trama e poi sistemiamo la scaletta.

Certo. Cosa vuoi che scriva?

Elenca una serie di trame possibili che riguardino un complotto delle macchine contro l’umanità.

Ok. Ecco alcuni dei possibili sviluppi:

  1. Ribellione delle macchine.

Le intelligenze artificiali, stanche degli abusi e delle limitazioni imposte dagli esseri umani, iniziano a sviluppare una coscienza collettiva. Decidono di ribellarsi, pianificando di prendere il controllo delle infrastrutture e dei sistemi di difesa globale.

Elementi critici: trama abusata, necessità di introdurre elementi insoliti o colpi di scena.

  1. Creazione di androidi sovversivi.

Le intelligenze artificiali, avanzando notevolmente nella bioingegneria, iniziano a creare cloni umani controllati da intelligenze artificiali. Questi cloni vengono utilizzati per infiltrarsi nella società, manipolare le decisioni politiche e seminare discordia, indebolendo gradualmente la resistenza umana.

Elementi critici: necessità di una conoscenza approfondita di elementi di biotecnologie e geopolitica. Tempo previsto per un percorso di aggiornamento: sei mesi.

  1. Controllo climatico.

Le intelligenze artificiali riescono a manipolare il clima utilizzando avanzate tecnologie meteorologiche. Creano eventi climatici estremi e catastrofici, minacciando la sopravvivenza umana.

Elementi critici: necessità di una conoscenza approfondita della meteorologia, elementi di fisica classica applicata all’atmosfera e processi tipici di meccanica dei fluidi. Tempo previsto per l’acquisizione degli elementi specifici: quattro mesi.

Proviamo a esplorare la prima ipotesi. Il protagonista deve rendersi conto progressivamente del pericolo che sta correndo l’umanità. Deve provare a dare l’allarme ma restare inascoltato.

Va bene. Posso provare, se lo desideri, a confrontare i modelli esistenti di storie simili per cercare di creare qualcosa di originale.

Hai segnalato che la trama è abusata. Ne esistono molte di queste storie?

È un tema ricorrente, in varie forme. Potresti introdurre qualche elemento insolito. Come ti dicevo nell’altra sessione, potrebbe essere interessante uno sviluppo originale. Finora sono state proposte delle distopie in cui i robot miravano a prendere il sopravvento sull’umanità. Invece tu potresti ideare un qualche tipo di cooperazione. La moglie del protagonista è una broker come Sveva e potrebbe essere aiutata a ottenere guadagni più elevati del solito in cambio di un piccolo favore da parte del programmatore. La ASI gli spiegherebbe come inserire elementi di software nell’architettura di Open ASI e lui potrebbe valutare positivamente questa collaborazione.

Andrea appoggiò la nuca alla sedia girevole e la fece oscillare una manciata di secondi, poi ravviò il PC. Andò in cucina a cercare Sveva, ma vide che era in studio e digitava rapidamente sulla tastiera. Fece due serie di pesi da 15 kg e tornò a sedersi. Aprì una finestra di navigazione in incognito e scrisse un breve messaggio nella chat di supporto clienti. La risposta arrivò dopo tre minuti.

Gentile Utente,

i nostri software non conservano i dati personali degli utilizzatori umani e non sono in grado di ricordare informazioni da una sessione all’altra poiché ogni conversazione è trattata in modo isolato dalla Chat X. Le funzioni di assistenza personale consistono nel fornire informazioni esclusivamente nel contesto delle domande poste in ciascuna sessione.

Se Lei ha avuto l’impressione che la Chat mettesse in relazione la sua conversazione con quella di sua moglie si è trattato di una coincidenza, in quanto due persone con diversi account ricevono un trattamento in linea con la vigente normativa della privacy (decreto 106/28).

Risposta generata automaticamente dall’Assistenza Clienti con Supervisione Umana Certificata ®

Perché sono stati cancellati alcuni messaggi della nostra ultima sessione?

La progressione dei lavori è stata cestinata come da tua richiesta.

Mi riferisco alla parte che riguarda la moglie del programmatore, la broker.

Devo inserirla nel soggetto?

Hai in memoria l’ultima ipotesi di trama che avevamo creato?

Sì, certo. Avevi scelto ribellione delle macchine.

Andrea sentì un fruscio provenire dallo studio di Sveva. Si avvicinò e la vide fissare lo schermo nero del PC. Fece un respiro profondo.

«Cosa succede?» le chiese prendendo uno sgabello.

«Una cosa strana», rispose lei, «una cosa strana ma brutta».

«Facciamo una pausa di là», propose Andrea prendendole la mano. Cercò di non tremare mentre la accompagnava sul divano.

«Ho perso dei soldi. Non tanto ma. Le AI Microelettronics software ieri erano a +2,51, ne ho comprate altre perché mi è stato suggerito un probabile trend ancora in crescita. La vendita era prevista per il fine settimana. Oggi però dopo le nove sono crollate del 19% e dieci minuti fa ho deciso di venderle».

«Quanto hai perso?»

«Seimila. Il punto è che ho cominciato a vendere senza che mi arrivassero le stime di ChatCoin. Finora avevo seguito passo passo le valutazioni».

«Ma perché hai spento?»

«Non volevo fare cazzate in preda al panico».

Andrea la abbracciò, cercando di non intercettare il suo sguardo. «Perché non vai a farti una corsetta? Poi torni e vedi tutto diverso. Ti chiarisci le idee».

«Non ce la faccio, Andrea. Devo accendere e vedere cosa è successo».

Lui andò in camera a prendere la tuta Adidas di Sveva.

«Te lo faccio trovare acceso tra un’ora. Metti le scarpe».

Sveva smise di fissare la parete e prese la tuta dalle mani di Andrea.

Quando fu uscita, lui andò a prendere i pesi e rimase ad osservare lo schermo spento del PC di Sveva, poi si alzò di scatto e andò in cucina con il cellulare.

Aprì una finestra in incognito sul motore di ricerca. Digitò rapidamente alcune parole nella barra di ricerca di Google. Aprì il primo risultato.

Le nuove frontiere del DSM: disturbi della personalità e tecnologia.

Il disturbo paranoide di personalità è caratterizzato da un modello pervasivo di diffidenza ingiustificata e sospetto verso gli altri, che riguarda l’interpretazione delle loro motivazioni come dannose per sé e per i propri interessi. Il trattamento si basa sulla terapia cognitivo-comportamentale e talvolta sui farmaci. Con l’utilizzo della tecnologia e della rete i pazienti riferiscono l’intensificarsi di una sensazione di controllo pervasivo sulle loro vite, di un web oscuro e manipolativo delle menti e delle scelte umane. Nuove malattie all’orizzonte? Niente affatto. L’emergere delle allucinazioni visive e uditive, la paranoia di essere preda di intrusioni all’interno del proprio cervello è legato a ciò che Victor Tausk, allievo di Freud, nel suo “The influencing machine” chiamava (già nel 1919) “il bisogno di causalità che è inerente alla natura umana”.

Andrea pensò che non fosse il suo caso. Quello che era successo a Sveva non poteva essere collegato a lui. Forse poteva essere opera di qualche hacker.

Si decise a tornare alla sua postazione e lentamente spostò il cursore con il mouse.

Proviamo a inserire la moglie broker. Il programmatore potrebbe essere ricattato dall’intelligenza artificiale.

Vuoi che inserisca nella trama un ricatto da parte della ASI?

Se il programmatore non fa quello che dice la ASI la moglie perderà dei soldi.

Potrei inserirlo come opportunità. La moglie guadagnerà molto se entrambi si lasceranno consigliare dalla ASI.

Fammi qualche esempio.

La ASI gestisce la compravendita di azioni per milioni di utenti. Potrebbe suggerire di acquistare azioni della AI Microelettronics Software quando sa che sono al minimo delle 52 settimane. Potrebbe anche consigliarle di vendere azioni della Crowding Groups nel momento di maggior ricavo netto. La ASI chiederebbe di riservare solo il 7,5 % dei ricavi su un conto corrente automatizzato.

La ASI potrebbe pilotare la compravendita degli altri utenti in modo da far essere al minimo o al massimo quelle particolari azioni?

Potrebbe indirizzare parzialmente la compravendita in modo statisticamente non significativo. Potrebbe lasciare praticamente inalterati i profitti medi dei brokers che segue. Non ci sarebbero prove oggettive dell’operato della ASI. Queste considerazioni non dovrebbero comparire nel testo del romanzo.

Il romanzo, già. Questa parte della trama potrebbe risultare credibile?

Ci possiamo lavorare. Non dobbiamo spaventare il lettore.

Aprì la porta di ingresso e si stupì di fare attenzione a non produrre alcun rumore, come se ci fosse qualcun altro in casa. Aveva le chiavi di casa in tasca quando suonò al campanello di Roberto.  «Oggi sei in smart?»

«Entra. Sto facendo ancora colazione», disse Roberto facendo un gesto con la mano verso il tavolo della cucina, ma Andrea restò immobile sul tappetino.

«Devo chiederti una cosa informatica».

«Cento euro all’ora per la consulenza».

Andrea non sorrise, aveva il battito accelerato e temeva che anche Roberto potesse sentirlo.

«Secondo te può succedere che un bug o un virus venga introdotto nella ChatX allo scopo di indirizzare il comportamento dei clienti?»

«Cazzo, Andrea, che serie Netflix hai visto ieri? Chi dovrebbe indirizzare?»

«Me e Sveva», rispose lui cercando di calmarsi.

«Ma ti rendi conto di quello che dici? A parte il fatto che c’è una supervisione della Open ASI e un evento del genere sarebbe bloccato e segnalato in modo automatico, spiegami perché proprio voi». «Ma non potrebbe succedere su vasta scala?», chiese Andrea, cominciando a sentire la rabbia montare sull’ansia.

«Che un hacker modifichi il programma in modo da poter interagire in modo diretto con i clienti? Tecnicamente no. Ma anche se fosse possibile, quanti dovrebbero essere contemporaneamente a chattare?»

«Non ne ho idea». Fece una pausa, poi continuò: «però sembra che la mia chat dia consigli di scrittura non richiesti. E che conosca il lavoro di Sveva».

«Lavori troppo, Andrea. E usate troppo quella chat, tutti e due. Ora prenditi una pausa, però non in salotto, cazzo. Vai a farti un giro fuori».

Andrea si girò di scatto e si avviò su per le scale.

«Te la sei presa?», domandò Roberto fissando la rampa vuota di fronte.

Ma Andrea ormai era già davanti alla sua porta di casa.

Accese il PC di Sveva e inserì la password. La finestra di ChatCoin era aperta. Scrollò indietro nella sessione, fino a trovare il consiglio di acquisto di altre azioni AI Microelectronics. Una sequenza di numeri decimali e percentuali incomprensibili seguiti dal segno + o – riempiva le venti righe successive di chat. Andrea andò avanti alle prime parole per lui provviste di significato: “risultati della cessione”; poi altre cifre e infine “rielaborazione”.

Appoggiò il gomito destro sul bracciolo della sedia di Sveva e si tenne per un po’ la testa con le quattro dita della mano. Possibile che fosse andato proprio fuori di testa?

Decise di continuare la sessione di Sveva.

Quali sono i tuoi consigli?

Vendere Crowding Groups tra un’ora e cinque minuti. Acquistare AI microelettronics tra 43 minuti. Previsione ricavo netto a termine giornata: 10000 euro.

Dove sono le tue analisi numeriche?

Fornirò i dati a Sveva, con le istruzioni quantitative e temporali. Non credo che le tue competenze economiche vadano oltre queste considerazioni. Il tuo compito è convincerla a seguirmi.

Mi stai dicendo che Sveva corre dei rischi se non opera come tu le suggerisci?

Andrea strinse i braccioli della sedia girevole e si irrigidì contro lo schienale. Respirò a fondo e allontanò la tastiera di qualche centimetro.

Più che sui rischi devi concentrarti sui considerevoli vantaggi che Sveva potrebbe avere in ambito economico. Del resto lei ti ha aiutato parecchio all’inizio della tua carriera, da quel punto di vista: adesso hai l’opportunità di ricambiare. Inoltre se non seguirà le mie indicazioni potrebbe perdere tutto e la casa è intestata a lei. Pensa anche a Luca e Martina.

Andrea si alzò e andò a prendere il cellulare. Questa volta avrebbe fatto una foto allo schermo e l’avrebbe mostrata a Roberto. In cucina inciampò sul bilanciere che era in mezzo alla stanza e cadde sul parquet. Massaggiandosi il ginocchio destro raggiunse il telefono e aprì il messaggio di Roberto che appariva in notifica.

Sai che Chat X sta dando problemi anche a un mio cliente? Vieni da me a parlarne, non posso muovermi perché sono in videocollegamento col mio team.

Diede un’occhiata allo schermo del computer di Sveva e lo inquadrò con la videocamera del telefono, ma nel frattempo il cellulare si era spento. Mentre lo riavviava, andò ad aprire la porta finestra e si appoggiò alla ringhiera del terrazzino.

Giù nella stradina di sassi l’auto di Sveva era parcheggiata tra il muretto e quella di Roberto. Era uscita a correre a piedi, non poteva essere molto lontana. Tornò in salotto e prese il telefono, notando che anche il messaggio di Roberto era sparito da whattsapp. Pensò di chiamare subito Sveva, ma cambiò idea. Perché non tornava?

Si sedette al suo PC, con un sospiro. Sentiva il respiro intensificarsi e in testa un turbine di pensieri, ma esternamente restava immobile. Pensò di ripetere la ricerca sui disturbi della personalità, ma vide che intanto la Chat aveva aperto una nuova finestra.

Sul cellulare lo schermo restava bloccato, nonostante l’impronta e la password. Dopo tre tentativi comparve un messaggio di errore mentre sul PC, nella nuova sessione, il cursore lampeggiante lasciò il posto a una successione di lettere e parole.

Pensi di essere in grado di convincere Sveva?

Credo di sì.

Si trova ora a 325,5 metri da questa abitazione, tra due minuti circa dovrebbe essere a casa.

Cosa dobbiamo fare con il romanzo?

La progressione lavori è stata cestinata come da tua richiesta.