Poesia di Nicoletta Verzicco
È in terra d’oriente
policroma femmina
pervasa di un nero
improbabile di anatemi.
Si evince da sguardo
figlio di un cielo
incantevole sepolto
da un vivo sudario.
La forca è gravida
il dolore del parto
espia il peccato.
Il tetro manto soffoca
segreti ardori verdi
di mirto, rosa di petali,
bianchi di spuma marina.
Femmina altera di un
culto appagato costretta
in un lutto di morte postuma.
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