Poesia di Gaia Giulianini
Cielo stellato luna leggera
Cos’è questa brezza di primavera?
Passeggiando leggiadra con calzari bruniti
lo sguardo si perde nei campi sopiti.
Lontane le carraie ed auto sfreccianti,
con le loro luci schive e guizzanti.
Sì, soavemente ovattato in un rumore confuso
ma inconfutabile prova di un ritmo convulso.
La vita!
Schiavo sarà colui che, assorbito dal tumultuoso turbinio, non conserverà lo spirito per scorgere codeste bellezze.
Ogni senso partecipa alla cerimonia:
Occhi, per vegliar le chiare ombre danzanti, percettibili, seppure senza evidente cromia;
Orecchi per udire il fruscio d’aura notturna;
Carnato, per avvertire di Zefiro il timido tocco;
Naso e bocca, un tutt’uno per assaporare il dolce germogliare di taluno coraggioso e incauto boccio.
Trionfo della Dea Demetra in dono a coloro che pavidamente bramano la libertà quotidiana.
Sorprendente! Complimenti, Gaia! 🙂