Poesia di Stefano M. Sivo
Ho le gambe stupide
– le braccia non eccellono in scaltrezza –
il fiato si affanna nel declivio
e il collo non si spende
a sostenere il capo
eppure
quei tasselli vuoti di inerzia
assaporano la piena quando tu
con mani sapienti
inventi contrappesi
prestando al seme un germe nuovo
che seduce l’aria
e di aria viva
m’ ingrassa i giorni
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