Poesia di Fabio Piana

 

Eccesso di rumori. Troppo calpestare.

Marciapiedi affollati. Strade martoriate dal catrame.

Le sue vie respiratorie non ne potevano più.

Lui aveva il pensiero sulla costa.

E pensava. Perché il mare?

Domanda retorica.

Il mare serve a tutti. Siamo nati dal mare. E non certo dal cemento.

Tanto meno dal catrame.

Il suo pensiero vagò lontano.

Quando lui e il mare vivevano insieme.

A quel tempo la sua casa profumava di sale.

Echi notturni lo cullavano.

Quelli delle onde.

Si svegliava nudo e senza dover pensare a niente.

Le piante, il suo cibo, il suo vino prolificavano da soli.

Lui scriveva la sua vita senza bisogno di scrivere.

Viveva come un indigeno senza ricerca di soldi.

“Ecco!” disse l’uomo in città.

Si ricordò di quando le sue arterie pompavano rosso.

Si tolse il nero dai polmoni e iniziò a nuotare.

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https://www.ibs.it/reminiscenze-libro-fabio-piana/e/9788885790902

https://www.edizionilagru.com/catarsi/262-come-sarebbe-stato-9791280204226.html