Poesia di Carmelo Modica
Potrai scegliere le più belle
nel tuo reliquiario di parole
– Incastonate le preziose vene
di pietra luminescente –
Svelano lontane carole
O astrologie della mente:
“Quadrano i trigoni
Con Saturno e Giove?”
Non una mano alla finestra
che ti rechi pensieri cadenti
Ma solo ricercate epifanie
lungo punteggiature finte
E ardite acrobazie.
Ognuno ha la sua palestra,
chiunque usa la sintassi
delle proprie manie
delle gioie inespresse,
dei livori incisi sulla pelle
Come scritte inferte
su querce silenti.
Non un paio d’occhi
Aperti alla paura,
all’acido stupore
di chi ama a tal punto
da annientare in una bolla
di sapone.
I veri poeti li vedi
come si comportano
davanti a un fiore.
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